«Basta con le ghedinate da prendere o lasciare. I falchi berlusconiani devono finirla di parlare di complotto interno al Pdl contro Berlusconi. Il presidente del Consiglio deve guardarsi da quei suoi consiglieri che da anni lo hanno portato in un vicolo cieco, spingendolo verso soluzioni inutili, perchè la legge sul processo breve così com'è congegnata oggi è destinata a sbattere contro il muro della incostituzionalità». Lo dichiara senza mezzi termini Italo Bocchino, vicecapogruppo del Pdl alla Camera e in una intervista ad un giornale nazionale boccia il ddl sul processo breve («presenta aspetti irragionevoli, demagogici, populisti») ed indica come la strada da percorrere sia quella di una legge costituzionale che «ripristini l'immunità parlamentare e lo stesso lodo Alfano». «Anche per noi Silvio Berlusconi è vittima di una persecuzione giudiziaria» chiarisce subito bocchino, che aggiunge come «il nostro problema prioritario è quello di creare uno scudo attorno a berlusconi». ma tutto questo deve accadere nel segno della coerenza e della chiarezza. «noi - sottolinea - vogliamo aggiungere alle iniziative legislative la ragionevolezza, la percorribilità, la coerenza con il senso dello stato e delle istituzioni». Purtroppo, di fronte agli aut aut delle «ghedinate», «ogni considerazione ragionevole appare un retropensiero, un complotto di disonesti e di killer che sparano alle spalle». «Ai falchi che dicono prendere o lasciare o firmare con il sangue - conclude Bocchino -devono sostituirsi le colombe che lavorano per modificare il testo, per evitare che anche questa legge faccia la fine della Cirami, della ex Cirielli, del lodo Schifani, del lodo Alfano, delle rogatorie. Tutte leggi - conclude Bocchino - che hanno avuto l'unico risultato di aizzare lo scontro politica-giustizia». 16 novembre 2009